In questi ultimi anni il bonus caldaie ha rappresentato e rappresenta una ghiotta occasione per rendere fattibili parecchi interventi, nell’immediato non sempre eseguibili, per un’ampia fetta degli italiani. Le detrazioni per risparmio energetico, dettate dal bonus, rientrano in quella macrocategoria di incentivi statali, utili, anche al livello di sgravi fiscali, per il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici, degli impianti di riscaldamento e di alcuni elettrodomestici.
Infatti, grazie alla Legge di Bilancio 2021 e al Decreto Semplificazioni , attraverso il bonus è possibile poter usufruire di sgravi fiscali e di sconti considerevoli sull’acquisto, l’installazione e la sostituzione di caldaie, di caldaie a condensazione, ma anche di stufe a pellet e pompe di calore. Di seguito faremo un excursus di approfondimento sugli aspetti più peculiari dell’argomento e per comprendere al meglio come funzionano le detrazioni fiscali per caldaie.
Cos’è il bonus caldaie
Come abbiamo lievemente accennato, grazie a diversi decreti legge promulgati dal governo italiano, ad oggi è possibile effettuare dei lavori o interventi per i quali è possibile beneficiare di vari incentivi e detrazioni per migliorare l’efficienza energetica delle nostre abitazioni e non solo.
L’utilità del bonus caldaie, però, non è solo finalizzata al risparmio economico dei singoli individui. Infatti, un altro fine, è sicuramente la lotta all’evasione fiscale e una maggiore diffusione dei pagamenti tracciabili.
Il requisito più importante per accedere all’acquisto di una caldaia in detrazione, tuttavia, rimane la sostituzione della vecchia caldaia con un’altra di classe energetica A o superiore, viceversa non si accede a nessuno sgravio o detrazione. Questo ci fa intendere come il bonus sia focalizzato soprattutto a una certa salvaguardia del sistema ambiente, partendo innanzitutto dal miglioramento delle case che abitiamo e di alcuni dispositivi che utilizziamo al loro interno.
Comunque, i principali soggetti aventi diritto agli incentivi caldaie sono:
- proprietari d’immobili;
- affittuari;
- soggetti che usufruiscono di un comodato d’uso.
Affinché si possa fare richiesta per le detrazioni fiscali per l’acquisto e/o la sostituzione di una caldaia è necessario custodire i documenti rilasciati dal tecnico o dalla ditta specializzata che ha espletato i lavori. Inoltre, per aver accesso agli incentivi cambio caldaia è doveroso comunicare all’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile), entro 90 giorni, i documenti che attestano, tramite scheda informativa, i lavori effettuati e il certificato relativo al cambio di classe energetica.
Bonus caldaie: come funzionano gli incentivi e le detrazioni
Le principali detrazioni fiscali si attestano al 50% o al 65%. Le percentuali rimangono invariate anche con le modifiche apportate alla sopra menzionata Legge di bilancio 2021. Per l’appunto non vi sono alterazioni per:
- chi ha l’intenzione di ristrutturare casa anche sostituendo la caldaia;
- chi ha la necessità di ottenere un maggiore risparmio energetico.
A questi soggetti sono riconosciute delle agevolazioni fiscali aventi come obiettivo il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale delle abitazioni e degli edifici e nonché per aver sostenuto delle spese inerenti la sostituzione della caldaia e/o per la sostituzione di vecchi impianti di climatizzazione invernale. Le detrazioni non sono cumulative, quindi è possibile accedervi solo singolarmente.
- fondamentale menzionare, oltreché utile, che per il bonus caldaie non è possibile richiedere lo sconto in fattura o la cessione del credito ma percepire solamente 10 rate dello stesso importo, spalmate per altrettanti 10 anni. Lo sgravio fiscale si applicherà sulle imposte dei redditi delle persone fisiche e delle società (Irpef o Ires) e sarà calcolata in base alle spese sostenute durante gli interventi di miglioramento energetico.
Di seguito approfondiremo le tre principali detrazioni per l’acquisto e la sostituzione di una caldaia e le loro modalità.
Bonus caldaie: detrazione 50%
Si può accedere a questo questo bonus fiscale se si ha la sola intenzione di installare una nuova caldaia a condensazione. Ovviamente la caldaia deve essere di classe energetica A e non inferiore. Quindi, questo intervento sarà orientato solo per fini di ristrutturazione.
Sostituzione caldaia: detrazione 65%
Anche qui possiamo accedere a delle detrazioni per l’acquisto di una caldaia a condensazione ma solo se viene effettuata anche l’installazione di sistemi di termoregolazione come le valvole termostatiche di V, VI, e VIII classe e pompe di calore di ultima generazione. L’obiettivo dell’intervento, come abbiamo appena inteso, è il risparmio energetico e il miglioramento dell’efficienza energetica.
Superbonus 110%
Con l’emanazione del Decreto Rilancio nel 2020 è stato introdotto il Superbonus 110. Quest’ultimo offre, infatti, la possibilità di uno sgravio fiscale più che totale sulle spese per l’acquisto di una caldaia o la sua sostituzione. Gli interventi, tuttavia, devono garantire un salto in avanti di due classi energetiche. La sostituzione della caldaia, essendo un lavoro trainato o aggiuntivo, è però possibile solamente se si effettuano dei lavori trainanti o interventi principali come:
- interventi di isolamento termico di un edificio o di una parte di esso;
- cambio degli impianti di climatizzazione invernale su luoghi in comune, su edifici unifamiliari e
sugli immobili di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti;
- interventi che riducono il rischio sismico.
Quindi, per accedere al cosiddetto bonus 110 caldaie è obbligatorio espletare un lavoro o intervento trainante.
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