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Come eliminare l’acqua del condizionatore

Come eliminare l'acqua del condizionatore

Un condizionatore in buono stato produce naturalmente della condensa che poi viene smaltita attraverso una vaschetta di recupero dalla quale defluisce nel tubo di scarico dell’acqua del condizionatore che quindi deve essere sempre libero da ostruzioni e da residui per permettere al liquido di fuoriuscire.

La scelta del giusto condizionatore per l’aria calda e fredda dipende dalla valutazione di alcuni parametri come la capacità raffrescamento e di riscaldamento dell’aria, il consumo di energia per il suo funzionamento e la capacità di deumidificare l’ambiente offerta dall’apparecchiatura.

Ma come eliminare l’acqua del condizionatore? Scopriamolo insieme in questo articolo.

Eliminare l’acqua dal condizionatore con la giusta pendenza

Come abbiamo accennato, nelle ore durante le quali il condizionatore è in funzione, genera della condensa, che è l’acqua del condizionatore, che deve essere smaltita per permettere all’apparecchio di funzionare in maniera corretta.

L’acqua di risulta viene scaricata attraverso un tubo in PVC, o di altro materiale plastico, con diametro giustamente dimensionato sulla base dell’impianto di climatizzazione.

Per un corretto drenaggio dell’acqua dal condizionatore, questo deve essere posto in orizzontale con una pendenza del 2% minimo, pertanto, prima dell’acquisto, è importante decidere il luogo in cui il condizionatore verrà installato, prendendo le misure dello spazio del quale si dispone e quelle dell’unità che si vorrebbe installare.

Lo scarico della condensa del condizionatore

Come eliminare il ristagno dell’acqua del condizionatore

Evitare di incorrere nel ristagno d’acqua del condizionatore dovuto al formarsi della condensa in estate è indispensabile per prevenire possibili problemi legati all’igiene ed il drenaggio del liquido è essenziale per ridurre al minimo questi possibili rischi.

Quando l’impianto di condizionamento funziona a pieno regime come nei mesi estivi per il raffreddamento dell’aria, la produzione di condensa si intensifica e questo avviene maggiormente in condizioni di umidità.

Quando il condizionatore lavora in presenza di aria particolarmente umida, produce, per effetto a catena, una maggiore quantità di condensa e questa acqua del condizionatore può ristagnare venendo a contatto con l’aria che può contenere, a sua volta, germi e polvere portando all’incubazione e quindi alla proliferazione di batteri nocivi per la salute, soprattutto per l’apparato respiratorio.

Problematiche dello scarico dell’acqua del condizionatore

Il ristagno dell’acqua del condizionatore può essere dovuto ad un difetto di fabbricazione dell’apparecchio ed il rischio che ne deriva può essere quello della tracimazione del liquido, allargando così il ventaglio dei disagi, dal rischio per la salute a quello di possibili infiltrazioni di acqua nel pavimento o nelle mura.

Molto più spesso però, il cattivo o inadeguato scarico della condensa del condizionatore è dato dalla poca manutenzione del climatizzatore che invece andrebbe prestata da un tecnico qualificato, come il personale impiegato da SK Idraulica, almeno una volta all’anno per evitare malfunzionamenti e prevenire guasti e/o rotture.

Se il condizionatore è per aria calda e fredda è probabile che funzioni a pieno regime sia in estate che in inverno ed in questo caso le giuste misure precauzionali devono essere prese durante tutto il periodo di funzionamento dell’apparecchiatura che, chiaramente, risulta più esteso.

Ad esempio, durante il funzionamento nei mesi invernali, il sifone del climatizzatore può seccarsi producendo odori sgradevoli che possono espandersi nell’ambiente.

Si può rimediare in maniera casalinga mettendo un po’ d’acqua nel sifone o versandoci della paraffina.

Scaricare l’acqua del condizionatore, dove farlo?

Se l’unità immobiliare si trova in un condominio, è necessario ottenere l’autorizzazione del medesimo per poter installare l’apparecchiatura in facciata (alle volte è necessario interpellare anche il proprio Comune di appartenenza).

Una volta ottenuto il permesso necessario per installare il condizionatore è arrivato il momento di preoccuparsi di come e dove scaricare l’acqua del condizionatore senza arrecare danno ad altri condomini.

La condensa può essere convogliata negli scarichi domestici ma è anche possibile riutilizzarla, riciclandola, farlo è un’operazione è semplicissima.

Per prima cosa posizionare un secchio sotto allo scarico del condizionatore. Una volta raccolta la l’acqua del condizionatore nel recipiente, la si può riutilizzare per alcune delle comuni operazioni di pulizia della casa, per il ferro da stiro a caldaia, per innaffiare i vasi ecc.

È da considerare che l’acqua del condizionatore non è assolutamente potabile perché, come detto, può contenere germi e/o batteri ma è distillata, quindi adatta ad alcuni scopo specifici.

Lo sapevate che: d’estate l’acqua del condizionatore può essere espulsa alla velocità di un litro ogni due o tre ore di funzionamento?

Il recupero di questi litri di acqua permette di risparmiare in bolletta e di avere sempre a portata di mano questa preziosa risorsa, beneficiando dell’accumulo soprattutto se sul nostro balcone non c’è un rubinetto e quindi per prendere l’acqua siamo costretti ad entrare ed uscire più volte. 

Per assistenze e manutenzioni sul condizionatore non esitate a contattare SK Idraulica con un click. Il nostro servizio di assistenza H24 è sempre pronto ad intervenire su guasti e rotture legate all’idraulica ed alla termica a Milano e Provincia!