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Impianti idraulici per il riscaldamento domestico

Impianti idraulici per il riscaldamento domestico

Per definizione un impianto idraulico è l’insieme delle reti per la distribuzione, in un edificio, di acqua, di gas e dei fluidi più in generale.

Gli impianti idraulici devono essere soggetti a regolare manutenzione sia di natura ordinaria che straordinaria.

Questo articolo è dedicato agli impianti idraulici di riscaldamento domestico così da conoscerli più a fondo.

Impianti idraulici per il riscaldamento a termosifoni

Il termine impianti idraulici per il riscaldamento sta ad indicare il sistema secondo il quale è possibile controllare e gestire la temperatura ambientale nelle stanze di un immobile sfruttando il passaggio dell’acqua (o di un altro liquido specifico in base alla tipologia dell’impianto di riscaldamento scelto) inibito attraverso un’apparecchiatura come la caldaia o altre sorgenti di calore analoghe.

Quando gli impianti idraulici per il riscaldamento si considerano impianti termici?

Quando l’impianto di riscaldamento supera almeno la potenza di 5kW e se destinato alla climatizzazione degli ambienti durante tutto l’anno e quindi sia per il riscaldamento che per il raffrescamento.

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Impianti termici: impianti idraulici di riscaldamento e raffrescamento o di climatizzazione?

Nel definire gli impianti idraulici di riscaldamento con il termine impianti termici si intende l’intero circuito di riscaldamento.

Questo tipo di impianti viene meno spesso definito come condizionamento perché questo implica la sottrazione di calore per creare il freddo.

Quando quindi si parla di circuito di riscaldamento o di circuito di raffrescamento si considera la rete idrica gestita da un’apparecchiatura in grado di produrre acqua sia fredda che calda, permettendo la diffusione del calore con il trasferimento del calore rilasciato dal fluido in circolo.

Per semplificare, nel caso degli impianti idraulici di riscaldamento, l’acqua calda prodotta dalla caldaia, circolando nei termosifoni collegati al singolo impianto, ne permette il riscaldamento ed una volta riscaldati, i termosifoni trasferiscono il calore all’ambiente nel quale si trovano.

Il circuito degli impianti idraulici per il riscaldamento

L’acqua, oppure il liquido che circola all’interno di un impianto idraulico per il riscaldamento, non deve fermarsi mai e deve essere sempre alla giusta temperatura.

Per far sì che questo accada, esistono diversi dispositivi appositamente realizzati per produrre calore sfruttando la combustione, l’elettricità oppure l’irraggiamento, a seconda della tipologia di impianto del quale si dispone.

A seguire esamineremo due di questi tipi di combustione: a combustibile e ad elettricità.

Impianti idraulici per il riscaldamento a combustibile fossile

La gestione di questo tipo di impianti viene affidata ad un apparecchio apposito che genera calore sfruttando del combustibile fossile.

Uno dei dispositivi più conosciuti per lo sfruttamento del combustibile fossile è la caldaia che sfrutta il gas metano, di città ma anche GPL, seguita dalle pompe di calore a gas.

La caldaia, come qualsiasi altro dispositivo impiegato negli impianti idraulici per il riscaldamento, produce, durante la combustione, dei fumi di scarico che devono assolutamente essere smaltiti secondo la corretta dispersione dimostrabile tramite l’apposita idoneità tecnica che viene rilasciata dall’installatore certificato.

Impianti idraulici per il riscaldamento ad elettricità

In questo caso l’impianto idraulico di riscaldamento sfrutta un dispositivo che utilizza un combustibile che non brucia e che non produce fumi.

Un esempio è la pompa di calore elettrica con inverter per la gestione dei consumi e quindi per agevolare il risparmio energetico.

La pompa di calore viene sfruttata dai condizionatori oppure dagli impianti idraulici di riscaldamento alimentati dai pannelli fotovoltaici o da quelli solari.

Il controllo periodico degli impianti idraulici di riscaldamento

Rigorosamente, tutti gli impianti di riscaldamento devono essere sottoposti a specifici controlli per essere dichiarati idonei al funzionamento e quindi all’utilizzo.

La periodicità per la certificazione della caldaia a gas è biennale e con la stessa cadenza deve essere fatta un’adeguata pulizia per poter ottenere il rilascio della relativa documentazione.

Se la documentazione prodotta dal tecnico incaricato è con esito positivo, il dispositivo è adatto all’uso, diversamente sarà il Comune a stabilire se effettuare dei nuovi accertamenti.

Perché tanta attenzione nei confronti della caldaia? Tutti gli impianti idraulici per il riscaldamento che utilizzano un dispositivo che sfrutta del combustibile sono una potenziale fonte di pericolo se il dispositivo in questione non è installato o manutenuto correttamente nel tempo.

Il mancato rispetto della normativa vigente può portare a multe o sanzioni pecuniarie, alle volte anche economicamente importanti.

Rispettare tutti i requisiti richiesti per legge, ci permette di preservare sia la nostra che la altrui incolumità, di evitare multe ed ammende e di poter contare sempre su impianti idraulici per il riscaldamento pienamente operativi e dal corretto consumo.

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