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Riscaldamento autonomo: tipi di impianto domestico

Riscaldamento autonomo: tipi di impianto domestico

Esiste un tipo universale di riscaldamento autonomo per uso domestico?

La risposta è no, anzi, ci sono diversi tipi di impianto di riscaldamento e ciascuno può essere più o meno adatto ad una specifica situazione ambientale.

I tipi di riscaldamento autonomo sono più di quanti si possa pensare e spesso, per selezionare quelli più adatti alla situazione e tra questi fare la scelta giusta, è bene richiedere l’aiuto di un termico o di un idraulico esperto.

Per operare la giusta scelta bisogna tra l’altro pensare all’abitazione da riscaldare, al numero delle stanze che la compongono ed ai consumi medi previsti per un impianto dimensionato in base alla specifica necessità.

Nel testo di questo articolo vedremo quali sono alcuni dei fattori da considerare quando si vuole creare un nuovo impianto di riscaldamento per la casa.

Costo installazione impianto di riscaldamento al mq

Come per altri settori, stabilire a monte i costi dell’impianto di riscaldamento in termini di cifra esatta non è possibile e questo perché possono intervenire moltissime varianti ad influenzare l’importo stimato.

È possibile però ricondurre la cifra approssimativa tra due valori di media che sono tra i 30 ed i 170€ al mq oppure intorno ai 190€ per singolo radiatore.

Il costo verrà poi determinato dalla tipologia di impianto (di norma il costo minore è rappresentato da un impianto di riscaldamento a termosifoni mentre il costo maggiore da un impianto di riscaldamento a pavimento), dal numero di radiatori occorrenti e dallo stato dei tubi al momento della posa dell’impianto (integri, danneggiati da sostituire anche parzialmente, da posare ex novo).

Come alimentare il riscaldamento autonomo di casa?

Il tipo di alimentazione che sceglieremo per il riscaldamento autonomo di casa incide sul prezzo, sulla resa e sull’incremento dei costi in bolletta.

Tra le opzioni di alimentazione per il riscaldamento disponibili, quelle indicate a seguire rappresentano in parte quelle maggiormente gettonate dalla clientela:

A) Impiego di una caldaia a gas a condensazione, o a pellet.

B) L’installazione di una stufa a gas, a legna oppure a pellet.

C) L’alimentazione con il fotovoltaico oppure con l’impiego dell’energia solare.

Alimentazione del riscaldamento domestico con il gas

La caldaia a gas presenta alcune caratteristiche che ne fanno, ad oggi, una delle (se non la prima) tipologie più utilizzate nel nostro paese.

Sfruttando il gas metano servito nelle abitazioni delle città, o grazie alle bombole di gas per uso domestico, i costi per la fornitura ed installazione di una caldaia a gas sono contenuti.

La novità degli ultimi anni è stata l’affermazione della caldaia a condensazione, ossia una caldaia alimentata sempre a gas ma che può riutilizzare i fumi di scarico prodotti dalla combustione ottenendo nuovo combustibile da uno scarto.

Il processo di recupero dei fumi permette un taglio notevole al costo del combustibile che può arrivare fino ad un bel -30% in bolletta.

Alimentazione del riscaldamento domestico con il pellet

Una delle soluzioni più apprezzate nel nostro paese per alimentare il riscaldamento domestico è quella del pellet.

Il pellet è un combustibile che si ricava dal legno e da scarti industriali, lo si trova in commercio spesso già raccolto in sacchi, privo di trattamenti e quindi sicuro.

Che differenza c’è tra le caldaie a pellet e le stufe?

Le caldaie a pellet permettono di alimentare tutto l’impianto di riscaldamento con l’acqua calda, mentre le stufe possono riscaldare solamente una stanza che è quella nella quale si trovano fisicamente.

Sia una che l’altra soluzione rappresenta un sistema efficiente ed “amico dell’ambiente”, quindi la scelta dipende soltanto da che tipo di riscaldamento si vuole ottenere (settoriale per una sola stanza o per tutta la casa).

Riscaldamento domestico elettrico con fotovoltaico

Un tipo di alimentazione che nel nostro Paese sta facendosi strada è l’unione dell’impianto fotovoltaico al riscaldamento.

Il sistema che ne deriva è interamente elettrico ed impiega solo elettricità pulita perché proveniente da fonti rinnovabili.

Il punto assolutamente a favore di questa alimentazione è che in bolletta è visibile fin da subito il costo ridotto ma la cifra occorrente per installare una caldaia a pellet, dei pannelli per il fotovoltaico e per la successiva manutenzione, può essere più alto rispetto alle altre tipologie di caldaia.

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Manutenzione ordinaria impianto di riscaldamento

Una volta provveduto all’installazione dell’impianto, è obbligatorio per legge, ormai da diversi anni, effettuare un periodico controllo della caldaia per verificarne il corretto funzionamento.

La manutenzione della caldaia deve essere effettuata ogni due o quattro anni (a seconda dei casi) e deve comprendere il controllo di efficienza.

Al di là del rispetto delle normative, la regolare manutenzione permette al sistema di essere più efficiente e quindi di ridurre i costi a fronte di un più confortevole ambiente abitativo.

Oggi è possibile ottenere un ulteriore risparmio per installare o modernizzare il sistema di riscaldamento domestico ed è quello di richiedere di accedere alle detrazioni fiscali che oscillano tra il 50% ed il 65% circa rispetto al costo di tutto l’impianto di riscaldamento.

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