Tutti sappiamo in grandi linee cos’è un impianto idraulico, lo schema di carico e scarico delle acque può però essere fondamentale.
Averlo ci aiuta a comprendere il funzionamento del sistema idrico di casa coadiuvandoci nell’individuare l’origine di eventuali perdite.
Nel testo di questo articolo affronteremo questo argomento con lo scopo di fornire utili indicazioni.
Come è composto un impianto idrico?
Semplificando, lo schema di un impianto idraulico si potrebbe suddividere in due grandi categorie che sono l’adduzione e lo scarico.
Limitandoci all’ambiente domestico, sia le acque di mandata che quelle di scarico devono venire canalizzate e per farlo si adoperano dei tubi.
L’impianto idraulico ha uno schema solitamente composto da colonne verticali di grande sezione mentre la distribuzione è affidata a reti orizzontali.
I materiali di realizzazione dei tubi impianto idraulico sono per le reti il PVC, il rame o la plastica, per le colonne l’acciaio zincato, il PVC o il rame.
Per distribuire l’acqua al piano di solito si preferisce utilizzare la modalità a collettore.
Ogni punto di erogazione idrico si serve di un tubo che parte dal collettore di distribuzione fino ad arrivare ad ogni singola utenza idrica.
Se non ci sono giunture, come in questo caso, si ottiene di:
- evitare eventuali perdite d’acqua:
- azzerare le perdite di tempo perché l’installazione dell’impianto idraulico è veloce;
- evitare che la chiusura di un sola utenza possa pregiudicare le altre.
I collettori dell’impianto idraulico da schema devono essere tutti raccolti in una scatola unica e facilmente accessibile per facilitare gli interventi.
La stessa scatola deve accogliere anche i due tipi di collettore acqua fredda e calda che chiaramente sono indipendenti l’uno dall’altro.
La realizzazione rete idrica ed il suo dimensionamento deve rispettare norme specifiche, anche per questo il lavoro deve essere svolto da professionisti.
Alla fine dei lavori ogni impianto idraulico da schema dovrà superare il collaudo ed ottenere il rilascio della certificazione impianto idrico.
L’impianto di scarico delle acque reflue
Lo scarico acque reflue può avvenire secondo due diverse modalità che sono il tubo doppio oppure il singolo.
L’impianto idraulico con schema di deflusso delle acque nere a doppio tubo offre una maggiore igiene perché queste scorrono in un tubo a parte.
In questo modo sia il reflusso dei liquami che i cattivi odori non possono risalire dagli scarichi di doccia, lavandino, bidet, vasche e docce.
L’impianto idraulico con schema a mono tubo si utilizza di norma nei condomini ed in tutte le situazioni in cui gli scarichi risultano uno sull’altro.
Ogni servizio igienico si collega allo scarico attraverso il sifone che ha una forma ricurva il cui scopo è quello di trattenere un po’ di acqua.
L’acqua che vi ristagna impedisce agli odori di risalire lo scarico e di diffondersi nell’ambiente.
Tutte le tubazioni che smaltiscono le acque reflue si allacciano alla colonna che, essendo verticale, le scarica direttamente nella fognatura.
Può capitare che i liquami non vengano correttamente scaricati e che quindi ristagnino nel wc o risalgano gli scarichi.
Quando questo accade, se dell’impianto idraulico abbiamo lo schema, possiamo facilitare di molto l’intervento dell’idraulico.
Anche per un professionista trovare il punto esatto di blocco può essere complicato e quindi avere lo schema dell’impianto può tornare utile.
In caso di wc otturato da oggetti, da carta o da acidi, è bene chiedere subito l’intervento del pronto intervento idraulico evitando il fai da te.
Manovre non competenti potrebbero causare altri guasti a catena, per questo rivolgersi sempre a personale qualificato conviene, anche economicamente.
Abbiamo visto come funziona in grandi linee un impianto idraulico ma, in caso di guasti a Milano e Provincia chi contattare h24 e 7 giorni su 7?
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