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Come si cambia il sifone di scarico del lavabo?

Come si cambia il sifone di scarico del lavabo

Prima di dedicarci a capire come si sostituisce il sifone di scarico di un lavabo, vediamo insieme cos’è esattamente questo componente idraulico.

Il sifone di scarico è una parte del gruppo di scarico del lavabo ma è presente in moltissimi altri sanitari come il lavandino della cucina, quello del bagno, il piatto doccia, la vasca da bagno ecc.

Il sifone, con il tempo e con l’usura, può ostruirsi o bucarsi e necessitare quindi di una pronta sostituzione.

Moltissimi italiani si dedicano al fai da te in casa e decidono di provare a fare anche questa riparazione ma si chiedono come cambiare il sifone del lavandino in autonomia. Questo articolo vuole essere di aiuto proprio a chi vuole cimentarsi in questa attività di semplice realizzazione, ma piena di soddisfazioni.

A cosa serve il sifone di scarico del lavabo?

Questo importante componente dell’impianto idraulico ha il compito di trattenere parte dell’acqua che fuoriesce dal lavabo per sigillare l’apertura dello scarico ed evitare che i cattivi odori risalgano la tubatura invadendo l’ambiente.

Nel caso del sifone del lavabo, la sua presenza può rappresentare un’ancora di salvezza, ad esempio, per chi perde nello scarico un anello oppure un orecchino perché l’oggetto, finendo nella curva piena d’acqua offerta dal sifone, non prosegue la sua corsa verso la rete fognaria ma si ferma appunto nel sifone divenendo recuperabile.

Come è fatto il sifone del lavandino

Di norma il sifone lavandino può essere di tre forme distinte:

  • Piatto;
  • A gomito;

Il sifone è poi composto di norma da tre parti che sono la sezione incurvata, la sezione a forma di anello, alla quale bisogna prestare attenzione perché può essere tagliente, ed il braccio del sifone.

Il braccio del sifone presenta un’estremità curva e un’estremità dritta: l’estremità dritta mette in collegamento l’apertura del sifone nella parete, mentre la sezione incurvata e il braccio del sifone vengono di norma fissati con dadi tozzi, scorrevoli e dall’ampio diametro. Poi, all’interno di ciascun giunto, c’è una rondella che scorre contro il tubo.

Passiamo ai materiali con i quali più comunemente si realizza il sifone di scarico del lavabo, che sono il PVC perché è economico, leggero e resistente; la plastica nera; oppure il metallo cromato, come l’ottone ed il rame.

Per la sostituzione del sifone può non essere necessario acquistare materiali nuovi perché si possono riutilizzare i vecchi, ma, se questo non fosse possibile, in commercio ci sono tanti kit economici e facili da utilizzar

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Come si monta il sifone del lavabo

Ci sono soltanto alcune piccole accortezze da rispettare prima di procedere allo smontaggio del vecchio sifone, che sono i seguenti:

  • mettere un recipiente sotto il sifone
  • tenere alcuni vecchi asciugamani o stracci per il pavimento a portata di mano

perché il sifone di scarico contiene una piccola percentuale di acqua che, una volta smontato lo stesso, potrebbe finire a terra

Se il mobile lavabo è stretto ed angusto e quindi non consente un ingresso di luce dall’esterno tale da poter vedere bene quello che si fa, potrebbe essere utile tenere una piccola torcia.

Quando si lavora sul sifone del bagno, questo è di solito protetto da una colonna di porcellana che è possibile rimuovere per lavorarvi più facilmente perché si ha una visione completa del sifone.

A seguire la guida passo dopo passo per cambiare il sifone di scarico del lavabo:

  • Allentare e rimuovere a mano la base, ossia la parte inferiore del sifone. I sifoni in PVC sono generalmente semplici da svitare manualmente mentre diverso è il discorso dei sifoni in metallo come il rame, nel qual caso è bene utilizzare delle pinze e proteggere il pezzo con un panno morbido.
  • Far scorrere i residui eventualmente presenti nel sifone con l’acqua ristagnante nel contenitore posizionato sotto al sifone del lavabo.
  • Allentare e rimuovere tutti gli anelli filettati che mantengono in posizione il sifone.
  • Detergere le diverse parti che compongono il sifone con acqua tiepida e detersivo.
  • Controllare le guarnizioni per verificare che non siano viziate o rotte a causa dell’usura, nel qual caso provvedere alla loro sostituzione.
  • Rimontare il sifone seguendo all’inverso gli stessi passi fatti per lo smontaggio.
  • Rimontare tutte le parti del sifone pulite ed asciugate, compresi gli anelli filettati.
  • Stringere con la giusta forza gli anelli filettati quando il sifone è in PVC, quando si ha a che fare con un sifone in rame o in metallo gli anelli filettati vanno stretti con una pinza ma senza stringere troppo ed il sifone va protetto con un panno durante le operazioni di montaggio, esattamente come già fatto nelle fasi di smontaggio.
  • Una volta rimontato il sifone aprire l’acqua corrente e farla scorrere per verificare che non ci siano perdite.
  • Se l’acqua defluisce normalmente dal lavabo senza che si presentino perdite, l’operazione di sostituzione si è conclusa con successo, in caso contrario provare a ribattere l’avvitamento degli anelli filettati per accertarsi che non vi siano lentezze.

Una volta effettuata questa operazione l’acqua potrebbe comunque non defluire a dovere e questo vorrebbe dire che il problema dell’otturazione del lavandino potrebbe avere altre cause come un’otturazione dei tubi.

In questo caso è possibile mettere in pratica diversi rimedi naturali per tentare di stappare il lavandino otturato così da non peggiorare il guasto ma, se anche così il problema dovesse persistere, allora va contattato un idraulico professionista come quello messo a disposizione da SK Idraulica, l’azienda veloce, onesta nei prezzi ed attiva tutti i giorni a Milano e Provincia.