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La valvola di non ritorno in idraulica

La valvola di non ritorno in idraulica

Anche definita come valvola antiriflusso o valvola di ritegno, la valvola di non ritorno si utilizza in idraulica come componente meccanica che permette a tutti i fluidi come l’acqua ed il gas allo stato liquido di fluire verso una sola direzione impedendo di fatto il ritorno ed il riflusso del liquido.

Le valvole di non ritorno non sono tutte uguali ma si diversificano tra loro in base all’utilizzo che ne verrà fatto, ad esempio la valvola di non ritorno clapet è utilizzata per le camere d’aria, per i cerchioni dei camion, per le autovetture, per i motocicli, per gli autobus ecc. mentre la valvola di non ritorno a farfalla viene impiegata per le condotte sugli impianti di pompaggio ed ha la funzione di sicurezza e chiusura a contrappeso.

Oltre alle valvole di non ritorno clapet ed a farfalla ve ne è una terza che è appunto la valvola di non ritorno normalmente utilizzata negli impianti idraulici.

Come è fatta la valvola di non ritorno per l’idraulica

La valvola di non ritorno per gli impianti idraulici è formata da una sfera e da una molla.

L’acqua che vi transita all’interno deve seguire una sola direzione che è data dalla freccia a vista su ciascun membro meccanico.

Può accadere però che l’acqua tenti di seguire il percorso inverso tornando indietro, in questo caso la molla della valvola spinge la sfera chiudendo la valvola e bloccando di fatto il transito all’acqua.

In idraulica si impiega la valvola di ritegno per evitare che un liquido come l’acqua o come il gas compresso non si incanali in nessun percorso alternativo rispetto a quello obbligato.

Ogni valvola deve essere pienamente efficiente e la sua efficienza viene controllata con scrupolo, soprattutto in riferimento alla molla perché può capitare che, a seguito dell’usura, questa possa venir meno al proprio compito e quindi consentire al liquido di rifluire.

Il controllo periodico di ogni valvola di non ritorno è fondamentale ma è bene che ciascuna delle valvole venga dotata di chiusura e di filtro per i composti organici e questo perché non è infrequente che se ne formino all’interno delle condutture dando origine ad ostruzioni anche importanti.

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L’utilizzo della valvola di non ritorno

Ciascuna valvola segue un principio di funzionamento differente sulla base dell’obbiettivo che persegue ma il loro ambiente rimane quello degli impianti idrici domestici come la valvola di non ritorno impiegata per l’Autoclave che è il camion utilizzato per le disotturazioni di fognature, pozzi neri, per l’aspirazione di liquidi ecc.

Le valvole di non ritorno si trovano anche in elettrodomestici comuni come il boiler per acqua calda ed in certi tipi di impianti di riscaldamento.

La valvola antiriflusso

Rintracciare questa valvola in idraulica è abbastanza comune e viene collegata alle tubature di mandata delle pompe di circolazione utilizzate in un impianto idraulico con lo scopo di consentire al flusso di un liquido di seguire una sola direzione prestabilita così da impedirgli di prendere direzioni diverse o di tornare indietro.

Manutenere le valvole antiriflusso è importante perché possono deteriorarsi e quindi non funzionare a dovere. Se il deterioramento è grave possono arrivare a consumare il disco oppure a sporcarsi insieme alla base con le impurità provenienti dall’esterno, come i residui di composti organici.

La valvola unidirezionale antiriflusso presenta infatti due punti deboli che sono il deteriorarsi a causa della corrosione dovuta ai residui organici ed il bloccaggio perché il disco, quando il membro tecnico si ossida, scorre in maniera discontinua sulla guida.

Cosa succede se una valvola di non ritorno si rompe?

E’ utile cambiarla immediatamente per evitare che possa provocare danni all’elettrodomestico ed è possibile farlo con il sistema fai da te.

La sostituzione della valvola di non ritorno

Quando una valvola si deteriora, per fare la sostituzione della valvola di non ritorno con il fai da te occorrono:

– 1 valvola di non ritorno nuova che sostituisca la vecchia:

– 1 chiave a brugola

– 1 chiave a rullino

Per una corretta sostituzione della valvola di non ritorno bisogna accertarsi che la zona da trattare sia isolata dal resto dell’impianto.

Poniamo l’esempio di uno dei termosifoni dell’impianto di riscaldamento.

Anche se la valvola non è un elemento che funziona di continuo, è soggetta all’usura dovuta al continuo contatto con l’acqua.

Una volta recuperati gli attrezzi per procedere al cambio, si può passare a svitare la valvola facendo attenzione all’aggancio al muro ed al bullone.

Per svitare correttamente il dado sia del tubo che del termosifone va mantenuto fermo il termosifone per cambiare il pezzo rotto, dopo di che vanno avvitati di nuovo entrambi i bulloni.

Per sostituire la valvola di non ritorno dello scaldabagno va prima verificato il tipo di malfunzionamento e per farlo va spento lo scaldabagno e va svuotato così da evitare perdite di acqua.

Per smontare lo scaldabagno bisogna svitare il flessibile con la chiave a rullino e scegliere una delle due valvole: a rubinetto o automatica. Nello stesso pezzo si trova anche la valvola di sicurezza che, all’aumentare della flessione, è utile per evitare il gocciolamento.

Per la sostituzione di ogni tipo di valvola di non ritorno SK Idraulica è la soluzione. Dispone l’invio di un idraulico sul posto in pochissimo tempo ed è attiva sempre 24 ore su 24 per tutte le esigenze di idraulica della clientela.